In memoria di…

In memoria di…

Ricor­do che, fin da bam­bi­no, di tan­to in tan­to mi cap­i­ta­va per le mani un pic­co­lo «bloc­co note» dal­la cop­er­ti­na rossas­tra sul quale mia madre, Adele Pela­gal­li, era anda­ta anno­tan­do con la mati­ta copia­ti­va, giac­ché, a quel tem­po, le penne a biro non era­no state inven­tate, talu­ni suoi ricor­di di guer­ra. Ricor­di iniza­ti a scri­vere con la data «20 dicem­bre 1942», mese in cui, all’aero­por­to di Aquino, era­no incom­in­ciati a giun­gere sol­dati tedeschi.
Rispolveran­do un po’ i rac­con­ti ver­bali di mia madre o anche di altre per­sone, sono por­ta­to a ritenere che la pre­sen­za di questi sol­dati ave­va cos­ti­tu­ito per Aquino, più che un avven­i­men­to, il pre­sa­gio che qual­cosa di grave sarebbe potu­to accadere, come in effet­ti accadde, con il bom­bar­da­men­to del­l’aero­por­to di Aquino da parte di aerei «alleati», comunque non meglio iden­ti­fi­cati, il 19 luglio 1943, bom­bar­da­men­to che non fu soltan­to il pri­mo vio­len­to atto bel­li­co del sec­on­do con­flit­to mon­di­ale per queste con­trade del Lazio merid­ionale ma anche il prin­ci­pio di una fine che se si pro­trasse nel cli­ma di guer­ra almeno nove mesi, vide ulte­ri­or­mente pro­trat­ta, forse per anni, le sue dolorose con­seguen­ze.
Pas­sarono gli anni e quel pic­co­lo «bloc­co note» dal­la cop­er­ti­na rossas­tra mi capitò nuo­va­mente tra le mani: del suo con­tenu­to, ciò che più mi appas­sion­a­va era­no i riter­i­men­ti all’aero­por­to ed il suo bom­bar­da­men­to.” (Costan­ti­no Jadecola)

Costan­ti­no Jadeco­la
19 Luglio 1943 e Din­torni
L’ Aero­por­to di Aquino e la sua Storia 

Pri­ma Edi­zione: agos­to 1983
@ by Costan­ti­no Jadeco­la, 1983

Pro­pri­età artis­ti­ca e let­ter­aria ris­er­va­ta Print­ed in Italy

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